Gli anni passano…
Gli impianti sportivi sono strutture con peculiarità specifiche rispetto agli edifici genericamente attribuibili ai servizi: mantenere il micro-clima di piscine e palestre, infatti, è un’attività gravosa dal punto di vista della gestione impiantistica, oltre che estremamente energivora.
In Italia l’intensità dei consumi è aggravata dall’età degli impianti che, in oltre il 60% dei casi, risalgono a prima del 1980.
Le strutture sportive sono generalmente costituite da più ambienti con finalità differenti: piscine, palestre, spogliatoi, campi indoor, spazi di ristoro. Ognuna di queste aree ha funzioni distinte da gestire considerando i profili d’uso, che variano in base all’afflusso nelle fasce orarie.
L’ottimizzazione della gestione energetica va effettuata mantenendo sia il funzionamento corretto degli impianti sia le condizioni termo-igrometriche ideali per svolgere le attività con tutte le condizioni ambientali: occorre fare fronte a grandi spazi da climatizzare, a volte estremamente affollati a volte vuoti, e alla qualità dell’aria e dell’acqua, solo per citare due tra gli aspetti più critici.
Passo dopo passo
Data le criticità degli interventi in funzione del comfort che si deve garantire ai diversi servizi, negli impianti sportivi è indispensabile partire da una diagnosi energetica per individuare le azioni o le soluzioni impiantistiche da implementare.
È possibile agire lungo tre direttrici:
- intervenire sulla coibentazione dell’involucro e delle superfici di scambio termico, con l’isolamento di pareti e coperture, la sostituzione degli infissi, l’installazione di schermature solari: il solo utilizzo di teli isotermici per la copertura di una piscina nelle ore in cui non è utilizzata, consente di ridurre notevolmente l’evaporazione, e quindi la quantità di acqua che va reintegrata e l’energia necessaria per scaldarla, con un risparmio energetico che supera il 15%;
- sostituire vecchi impianti di produzione dell’energia termica con sistemi più efficienti;
- autoproduzione di energia con fonti rinnovabili.
Le tecnologie più efficaci
È importante sottolineare che nella scelta impiantistica migliore per soddisfare la richiesta di calore ed elettricità delle strutture sportive, spesso non esiste un’unica soluzione, ma è necessario affiancarne differenti, ciascuna indicata per un utilizzo specifico.
1. Cogenerazione e trigenerazione
Gli impianti cogenerativi, in grado produrre simultaneamente energia elettrica e termica, rappresentano un’ottima soluzione energetica per le esigenze dei centri sportivi caratterizzati dal fabbisogno contemporaneo e costante di elettricità e calore.
2. Caldaie ad alta efficienza a condensazione
Nel caso sia necessario riqualificare un impianto termico obsoleto, la scelta di una caldaia a condensazione è particolarmente conveniente, non solo per il livello di efficienza energetica, ma anche per la semplicità di installazione in locali esistenti.
3. Caldaie per acqua calda
Per il riscaldamento di edifici di dimensioni medio-grandi e per i centri sportivi dotati di piscine e servizi con docce, è fondamentale poter contare su un impianto performante ed efficiente per la produzione di acqua calda.
4. Pompe di calore
Si tratta di sistemi per il riscaldamento degli ambienti e dell’acqua particolarmente efficienti e con ridotti costi di esercizio. Benché per il funzionamento necessitino di energia (generalmente elettrica), sono considerati sistemi a energie rinnovabili perché sfruttano come fonte termica l’energia presente in natura (aria, acqua o terreno).
5. Pannelli solari termici
Dato l’alto fabbisogno di acqua calda sanitaria, il settore dei centri sportivi è uno di quelli in cui l’installazione di collettori solari termici è particolarmente indicata. I panelli solari consentono di supportare il tradizionale generatore di calore o le pompe di calore, riducendo l’impiego di combustibili fossili.