Obbiettivo: ridurre i costi
L’efficienza energetica nella vendita al dettaglio riveste un’importanza fondamentale sia per la conseguente riduzione dei consumi, che comporta benefici in termini di risparmio economico e di emissioni CO2 evitate, sia perché può rappresentare un modello per i clienti dei punti vendita, stimolando comportamenti virtuosi e sostenibili.
Il retail corrisponde a circa il 28% degli edifici non residenziali, il 25% dei quali destinato specificatamente al settore alimentare con un consumo elettrico complessivo pari al 7,5% di quello nazionale. Analizzando questi dati, si evince la centralità del problema legato ai costi energetici, in quanto un ampio assortimento di prodotti e di cibi sempre freschi e un ambiente commerciale accattivante e confortevole incarnano i requisiti principali per il funzionamento dei moderni esercizi commerciali e ciò necessita di un forte consumo di energia.
Le grandi società di distribuzione hanno fatto da aprifila nell’adozione delle politiche di efficientamento energetico, portando a termine interventi su edifici pilota che potessero poi essere estesi al resto della rete distributiva.
Cosa si può fare?
Gli interventi principali hanno riguardato dapprima l’installazione di pannelli fotovoltaici, sulla scia delle opportunità offerte dai conti energia, e in seguito azioni destinate alla riduzione delle tre voci di costo principali della bolletta elettrica: catena del freddo, illuminazione e condizionamento, che insieme pesano per i due terzi del consumo totale. L’adozione di tecnologie quali sistemi di illuminazione a led, sistemi di chiusura dei banchi frigo, pompe di calore e motori elettrici ad alta efficienza con inverter ha, da un lato, comportato una riduzione fino al 30-35% dei consumi con ritorni degli investimenti dell’ordine dei 3-4 anni, dall’altro consentito ritorni d’immagine verso la propria clientela in termini di sostenibilità ambientale, in un’ottica di rinnovamento dei punti vendita.